martedì 9 luglio 2019

I buoni propositi si fanno d'estate



Estate finalmente!
E così arriva anche il tempo per poter riflettere sul proprio lavoro, sui risultati passati e sui nuovi obiettivi per il prossimo anno scolastico.

Il 5 luglio sono stati pubblicati i voti dell'AP di italiano del 2019 per la mia classe: senza infamia e senza lode.

Nessuna descrizione della foto disponibile.

Anzi, magari un po' di lode sì, considerando che secondo i miei calcoli avrei dovuto avere fra i risultati bassi 5 studenti con 1 e invece ci sono solo stati 3 studenti con 2.
Si sono ridotti i 5 rispetto agli altri anni. Tutti hanno mostrato una notevole crescita rispetto al loro livello quando sono arrivati nella mia classe.
In generale, considerando che io cerco di incoraggiare tutti gli studenti a sostenere gli esami, non faccio alcuna selezione e la maggior parte degli studenti delle mie classi lavorano dopo la scuola, direi che sono davvero orgogliosa dei loro risultati. 
Per più della metà di loro questo è stato l'unico esame AP che hanno dato.


Che fare ora dei risultati?
Serve un piano d'azione per raggiungere tutti gli studenti!

Nel tempo mi sono resa conto che oltre a una solida preparazione, sia dal punto di vista dei contenuti che di una comunicazione linguistics efficace, occorre una buona dose di fiducia in se stessi per raggiungere il successo accademico necessario per proseguire gli studi all'università. 

Purtroppo autostima e fiducia in se stessi dipendono da vari fattori: preparazione metacognitiva, famiglia, amici, condizioni socioeconomiche e salute mentale; quest'ultima decisamente ancora un tabù per troppe persone in troppi contesti.

Su cosa possiamo lavorare, come insegnanti, per raggiungere gli studenti in maniera efficace?

Sicuramente possiamo instaurare un rapporto di fiducia e collaborazione con le famiglie, possiamo incoraggiare dei rapporti sani e positivi fra compagni e indirizzare gli studenti nelle loro scelte di valori umani; possiamo collaborare con le assistenti sociali a scuola per individuare studenti a rischio. La realtà è che nel caso di studenti con gravi situazioni di disagio al di fuori della scuola gli insegnanti non hanno il potere di cambiare drasticamente la loro vita.

Entro le mura scolastiche, invece, si possono programmare attività che creino un ambiente positivo nel quale gli studenti si sentano liberi di essere loro stessi. Questo può favorire una crescita sana e lo sviluppo di personalità complete in grado di affrontare con maggior sicurezza le sfide sia accademiche che umane.

Da tempo utilizzo la mindfulness all'interno dell'attività di scrittura del diario. Gli studenti hanno mostrato di apprezzarla come strumento per superare lo stress accademico. È un momento a cui segue la produzione scritta libera, che spesso viene utilizzata per liberare pensieri negativi e preoccupazioni, ma anche per esprimere sogni e ideali.
Lo scorso semestre ho anche ricominciato a creare attività di ludodidattica, in particolare come riflessione sulle strutture grammaticali, da fare in coppia per aiutarsi con le strutture più complesse, ma anche per creare delle positive dinamiche di gruppo.

Quest'anno aggiungerò un momento, ancora in fase di organizzazione, in cui gli studenti possano lavorare in centri di apprendimento, in coppie o piccoli gruppi. Ogni centro presenterà attività per sviluppare competenze ricettive e produttive guidate, ma anche legate al concetto di growth mindset.
Il mio obiettivo è portare gli studenti a migliorare accademicamente e allo stesso tempo a scoprire gli aspetti della loro personalità che li rendono persone speciali e che li possono aiutare a superare gli ostacoli che si presentano quotidianamente.

Questi i siti e i materiali che mi hanno ispirato:

Ora, al lavoro!

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