Da un po' di tempo mi chiedevo cosa fossero le Escape Room. Ne vedevo la pubblicità su internet, nei giornali, e credo anche di aver partecipato a qualche tentativo di fuga organizzata durante dei collegi docenti in cui venivamo divisi in gruppi per fare "team building". Chi mi conosce capirà bene che nel mio caso sarei rimasta intrappolata per sempre per la totale mancanza di capacità logico-matematiche di qualsiasi sorta. Per fortuna c'erano i colleghi.
La mia incapacità è stata per molto tempo un blocco, nonostante l'idea delle Escape Room continuasse ad affascinarmi e mi piacesse l'idea di proporne una alle mie classi.
Finalmente quest'anno mi sono fatta coraggio e ho cominciato a cercare la possibilità di crearne una senza stressare nessuno, ma incuriosendo ragazzi e ragazze in aula.
Così è nata la prima Escape Room: Fuga dal presente, che doveva aiutarci a ripassare il presente dei verbi regolari; essendo gli alieni che avevano invaso l'astronave incapaci di declinare i verbi correttamente, il nostro compito di scovarli ed eliminarli ci avrebbe facilitato la fuga verso la Terra. Da lì a Gli alieni sono ancora a bordo il percorso è stato rapido: stavolta erano i verbi irregolari che gli alieni non sapevano coniugare. Con Genially, che è la piattaforma che ho usato per queste e altre Escape Room, la creazione delle attività è semplice, divertente e soprattutto rapida, che è sempre un grande vantaggio dell'uso della tecnologia in classe.
La mia passione però sono diventate le Escape Room con le Presentazioni Google e i Moduli Google, che consentono di abbinare, modificare, abbinare e scegliere liberamente sfondi, musiche e documenti multimediali quanti se ne vogliano. Così sono nate Fuga dal castello del Professor Grammaticus e I segreti della famiglia Belelli. Qui mi sono divertita molto di più a cercare materiali, sfondi e a creare un'atmosfera horror che nel contesto classe risulta sempre molto divertente.
Utilizzare le Escape Room in classe ha reso il rientro a scuola per ragazze e ragazzi più piacevole e ludico, dopo un anno e mezzo di DaD.
Ci ha consentito di lavorare sulle strutture grammaticali e sui contenuti culturali in maniera divertente e collaborativa e speriamo di svilupparne ancora molte altre, tecnologiche e non!
Nessun commento:
Posta un commento