Uno dei grandi vantaggi del vivere e insegnare negli Stati Uniti è la possibilità di farsi sponsorizzare i propri progetti da donatori sparsi nei 50 stati che decidono che il tuo progetto ha senso e vogliono aiutarti a metterlo in atto.
Finora mi sono stati approvati ben 22 progetti, con i quali ho potuto dare alle mie classi quaderni, matite colorate, materiali per progetti manuali, proiettori, altoparlanti, visori per la realtà virtuale, merende pre-esame e chi più ne ha più ne metta.
Se avessi dovuto spendere di tasca mia, sono più che sicura che non sarei riuscita a offrire alcuna di queste risorse alle mie classi. Certo, la scuola in passato aveva fondi da spendere per materiali necessari all'apprendimento, ma la possibilità di mettere online i miei progetti ha offerto possibilità inimmaginabili.
Se avessi dovuto spendere di tasca mia, sono più che sicura che non sarei riuscita a offrire alcuna di queste risorse alle mie classi. Certo, la scuola in passato aveva fondi da spendere per materiali necessari all'apprendimento, ma la possibilità di mettere online i miei progetti ha offerto possibilità inimmaginabili.
Ma chi sono i donatori? Americani qualsiasi, che hanno a cuore la scuola pubblica e capiscono che insegnare con quelle che ti serve significa creare equità per una futura società futura più giusta. Sono professionisti, insegnanti, spesso genitori grati per l'istruzione offerta ai figli e alle figlie. Sono anche grandi aziende, che offrono donazioni spesso giganti per progetti fra i più vari, dagli STEM, a quelli per l'igiene e la salute, alla cura della persona, a tutte le aree in cui lavorano o hanno particolari interessi.
Si fa per generosità? Indubbiamente. Queste donazioni sono deducibili dalle tasse e questo facilita di molto l'apertura del proprio cuore (e del borsellino) al prossimo seduto sui banchi di scuola.
Quest'anno per la prima volta abbiamo presentato insieme a una studentessa della Società Onoraria Italica un progetto per offrire alle studentesse della scuola assorbenti e tamponi gratis per garantire a tutte l'accesso a queste risorse e facilitare la frequenza della scuola anche durante il periodo mestruale. Infatti negli Stati Uniti ben 16,9 milioni di ragazze vivono quella che in inglese è chiamata "Period Poverty", quindi l'accesso limitato alle risorse per l'igiene femminile necessarie per poter svolgere una qualunque attività in qualsiasi periodo del mese. (https://www.medicalnewstoday.com/articles/period-poverty#:~:text=There%20are%20an%20estimated%2016.9,10.0%25%20experienced%20it%20every%20month.)
La risposta a non uno ma ben 3 progetti di questo tipo è stata straordinaria!
In ognuno di questi casi il progetto è stato finanziato nel giro di pochissimi giorni e con un totale di circa tremila dollari siamo riuscite a offrire alle studentesse della scuola dei cestini nei bagni che vengono regolarmente riforniti di assorbenti e tamponi per ogni esigenza.
Le resistenze iniziali erano tante, con la paura che si potessero creare episodi di vandalismo e che sarebbe stato tutto buttato in giro per la scuola.
Invece no: abbiamo offerto alle ragazze la dignità dell'accesso alle risorse che erano realmente necessarie e ogni cestino è stato rispettato e utilizzato.
La risposta è che quando viene offerta dignità, quando si mostra rispetto e ci si tratta come pari, la nostra parte migliore viene sempre fuori.
Equalità e diritti per tuttə!
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